5 curiosità sugli alimenti (II)

5 curiosità sugli alimenti (II)


Ti sveliamo altri segreti su gastronomia e nutrizione che potrebbero sorprenderti.

In questo secondo capitolo, continuiamo scoprendo curiosità sugli alimenti che forse non sapevi. Particolarità del mondo della gastronomia, della nutrizione e della cucina che potrebbero modificare i tuoi pasti per renderli più sani, ricchi e variati.

  1. Le sardine apportano più grassi sani del salmone

Una quantità di 100 grammi di sardine possiede 2,5 grammi di omega 3; 28 mg di proteine e 38 mg di magnesio. Mentre la stessa porzione di salmone contiene 1,8 g di omega 3; 16 mg di proteine ​​e 20 mg di magnesio.

Sia le sardine che il salmone sono pesci azzurri, specie ricche di acidi grassi e vitamine dei gruppi D, E e A, che aiutano a equilibrare i livelli di colesterolo, si prendono cura delle ossa e rafforzano le nostre difese. Entrambi sono alimenti altamente consigliati per una dieta sana ed equilibrata.

  1. I prodotti integrali non sono “light”

La farina integrale, presente in alimenti integrali, apporta per 100 g di prodotto solo 25 kcal in meno rispetto alla farina raffinata, una quantità insufficiente per poter essere considerata un alimento “light”.

Si stima che un prodotto “light” dovrebbe avere un 30% in meno di kcal rispetto ad uno non considerato come tale. Ciò nonostante, la Società Spagnola di Endocrinologia e Nutrizione raccomanda di aumentare il consumo di alimenti a base di cereali integrali a causa dei loro grandi benefici per la salute.

  1. Il formaggio di pecora è più nutriente di quello di mucca

Il formaggio prodotto con il latte di pecora è più cremoso e aromatico di quello di vacca e possiede più vitamine e minerali. In questo modo, oltre a possedere un 26% di proteina (quello di mucca ne possiede un 22%), il formaggio di pecora contiene anche più vitamine del gruppo B (benefiche per la salute cardiovascolare) e il suo contenuto di calcio e fosforo è significativamente più alto. Ha anche una percentuale inferiore di lattosio, ragion per cui potrebbe essere più adatto alle persone con intolleranza.

  1. Lo zucchero non genera iperattività

Molti genitori credono che lo zucchero in eccesso può favorire un aumento dell’attività dei loro figli, ma questa credenza non ha alcun fondamento scientifico. Secondo la Società Spagnola di Nutrizione, il rapporto tra l’assunzione di zucchero e l’iperattività potrebbe essere il risultato di un fenomeno di “causalità inversa”, cioè, i bambini più attivi hanno bisogno di più energia e quindi richiedono livelli superiori di consumo di zucchero.

  1. L’uovo non aumenta il colesterolo

Per anni si è creduto che mangiare il tuorlo dell’uovo (ricco di colesterolo) causava un aumento dei livelli di quest’ultimo nel sangue. Da qui si consigliava di non consumare più di tre uova a settimana, come misura di prevenzione cardiovascolare.

Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato che il nostro organismo assimila solo una piccolissima parte del colesterolo del tuorlo poiché questo contiene anche la lecitina, una sostanza che impedisce la maggior parte del suo assorbimento.

Conoscere le particolarità di alcuni alimenti può spingerci a seguire una dieta più variata, senza affidarci a false credenze e a mode passeggere.

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