<a><strong>Metodo facile per dormire (finalmente)</strong></a>

Metodo facile per dormire (finalmente)


In occasione della Giornata Mondiale del Sonno spieghiamo alcune abitudini che favoriscono un sano riposo.

Dormire bene è una questione di abitudini. Ti proponiamo di provare il metodo Tokei (che significa “orologio” in giapponese) e si basa su buone abitudini che ci aiutano a risintonizzare i nostri ritmi biologici per avere un sonno di qualità.

Sebbene il metodo Tokei stabilisca quello che sarebbe il ritmo ideale della vita, possiamo sempre adattarlo alle nostre esigenze, cercando di avvicinarci il più possibile a questa idea.

Le 7 linee guida per dormire sonni tranquilli

  1. Svegliarsi con la luce naturale. Alzati con la luce dell’alba e non con la sveglia. Se non puoi lasciare la persiana aperta a causa dell’inquinamento luminoso, usa una sveglia luminosa.
  2. Svolgere attività fisica al mattino. Esercitati al mattino e all’aperto per esporti alla luce naturale. Se non puoi, vai al lavoro a piedi e prova ad allenarti quando è ancora giorno.
  3. Cosa e quando mangiare L’ideale è seguire una dieta sana (come quella mediterranea), cenare 3 ore prima di andare a letto ed evitare stimolanti (caffè, tè, cioccolata) 6 ore prima di andare a letto.
  4. Digiuno notturno. Includi alimenti con melatonina a cena, come pesce azzurro, verdure e latticini. La cena dovrebbe essere leggera, ma sufficiente per un digiuno di 12 ore.
  5. Fai un pisolino. È consigliabile fare un pisolino di 20-30 minuti dopo aver mangiato. Se non puoi, approfitta della pausa pranzo per rilassarti al sole.
  6. Luci arancioni. La luce arancione del tramonto ci prepara al riposo. Dopo cena, crea un ambiente simile in casa attenuando l’illuminazione e utilizzando luci calde.
  7. Modalità aereo. Spegni il cellulare, tablet e il computer 2 ore prima di andare a letto. In questo modo, eviterai la luce blu degli schermi, ti disconnetterai dalla tua attività quotidiana e ti rilasserai gradualmente.
    1. Fonti:

      Il metodo Tokei. Dott. Eduard Estivill e Dott.ssa Carla Estivill. Ed. Giunti.

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