Alternative sane allo zucchero

Alternative sane allo zucchero


La versione bianca più diffusa è la meno consigliata. Ti proponiamo altre opzioni.

Per molti di noi lo zucchero è un ingrediente fondamentale per migliorare il sapore del caffè o di uno yogurt. Tuttavia, il suo consumo può causare un aumento brusco della glicemia nell’organismo, e poiché non si tratta di un nutriente essenziale, molti nutrizionisti mettono in discussione cosa apporta alla nostra salute.

Lo zucchero bianco, che si trova nella maggior parte delle case, non possiede nessun nutriente a causa della raffinazione, un processo che elimina le sostanze nutritive attraverso l’estrazione dalla canna da zucchero o dalla barbabietola. Come risultato di questo trattamento, si ottiene saccarosio puro il cui consumo aumenta il rischio di malattie come carie, diabete e obesità.

L’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che il consumo di zucchero non superi il 10% del totale delle calorie giornaliere. In questo modo, ad esempio, in un normale modello alimentare di 2.000 calorie al giorno, si potrebbe arrivare fino a 50 grammi di zucchero (circa 12 cucchiaini).

7 Dolcificanti più sani e naturali

Sul mercato esistono opzioni più sane con le quali potremmo sostituire lo zucchero bianco. Sono le seguenti:

  1. Miele: è il dolcificante protagonista della dieta mediterranea e, a differenza di altri, ha un gusto e una consistenza particolari, con diverse sfumature a seconda della pianta e del sistema di raccolta. Contiene fruttosio, glucosio, vitamine, minerali, aminoacidi ed enzimi, ma con un alto indice glicemico, ragion per cui deve essere consumato con moderazione. Si consiglia di scegliere uno che non sia stato trattato ad alte temperature, poiché in tal caso perderebbe tutti i nutrienti.
  2. Panela: si tratta dello zucchero integrale di canna, vale dire, il più puro e naturale che esiste. Conosciuta anche come rapadura e originaria della Colombia, la panela si ottiene facendo evaporare i succhi della pianta e facendo successivamente cristallizzare il saccarosio. Sebbene possieda più nutrienti dello zucchero bruno o marrone, ha uno scarso valore nutritivo. Il suo contenuto di saccarosio è elevato (tra 75% e 85%), ragion per cui non conviene abusarne.
  3. Zucchero bruno o marrone: Viene estratto dalla canna da zucchero ed è meno raffinato rispetto allo zucchero bianco, per questo il suo colore è più scuro. Contiene vitamine, minerali e aminoacidi assenti nello zucchero bianco, ma le loro quantità sono così basse che difficilmente apportano eccellenti proprietà nutrizionali.
  4. Melassa: è il prodotto risultante dalla fermentazione di cereali come il riso, l’orzo, il miglio, il mais o il kamut (tipo di grano). Il suo aspetto, liquido e dorato, è simile a quello del miele. Contiene un po’ più di vitamine e minerali dello zucchero raffinato, ma senza causare picchi di insulina nel sangue e fornendo energia stabile che il corpo metabolizza lentamente. Essendo un prodotto fermentato, aiuta la digestione degli alimenti e la buona condizione del microbiota intestinale. Per tutto questo, è considerato il dolcificante più naturale, sano ed equilibrato.
  5. Zucchero di cocco: è un tipo di zucchero estratto dal fiore della palma da cocco, che quando viene riscaldato provoca l’evaporazione dell’acqua che contiene. Il risultato sono dei cristalli fini di colore marrone, molto dolci e con un leggero sapore di cocco. È il dolcificante naturale con la maggior quantità di potassio e, non essendo trattato, conserva tutte le vitamine e i minerali. Sebbene possieda un basso indice glicemico (35% rispetto al 60% dello zucchero da tavola), non bisogna esagerare.
  6. Stevia: utilizzata come pianta medicinale nell’antica Cina, questo vegetale addolcisce 300 volte più dello zucchero raffinato, ragion per cui con poca quantità si ottiene un sapore intenso. Possiede molteplici nutrienti, ma il suo consumo è recente e i suoi benefici per la salute non sono ancora noti. È preferibile acquistare i formati più naturali ed evitare la versione liquida, in zollette o in polvere, poiché significa che è stata processata.
  7. Sciroppo di agave: si tratta di un dolcificante ottenuto dalla pianta messicana “agave blu”, la stessa che si utilizza per la produzione di bevande fermentate come la tequila. Il nettare di agave è ricco di inulina (una fibra solubile) e di fruttosio, ragion per cui è più dolce dello zucchero bianco, anche se viene assorbito più lentamente e pertanto non aumenta i livelli di glucosio nel sangue. Lo sciroppo di agave scuro è meno raffinato, ma è sempre opportuno controllarne le dosi, poiché un consumo elevato può essere dannoso per il fegato.

Ricorda che nessun alimento vegetale contiene così tanti zuccheri e grassi come i dolci industriali. La frutta fresca sarà sempre la scelta migliore da mangiare tra un pasto e l’altro rispetto a qualsiasi alimento processato (sebbene sia light).

Chissà sia difficile eliminare i prodotti zuccherati della nostra vita (sempre presenti in riunioni e feste), ma gli esperti suggeriscono di non incoraggiarne il consumo e di mangiarne con moderazione.

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